“Caro diario”- seconda settimana

 In Attualità, Riflessioni

“Caro diario”, lunedì 23 marzo 2020, 2° settimana di porte chiuse
 
Oggi è iniziata la seconda settimana a porte chiuse. Mi abituerò, però al momento cerco di tenermi occupata.
Di conseguenza è molto occupato anche il “povero Ivan”. Abbiamo sfrattato altri ragni; non mi rendevo conto di avere uno Zoo in casa!
 
Sono contenta che domani tornerò in negozio, certo la porta rimarrà chiusa a chiave, però ci sono un paio di pacchetti con lana da spedire e altre ordinazioni da preparare. Saranno ritirati dalla bucalettere o li consegnerò a casa della cliente, rigorosamente senza contatto personale!!
Certo, per fortuna possiamo sentirci, persino vederci con le nuove tecnologie ma vuoi mettere una chiacchierata faccia a faccia o un bell’abbraccio!?!
Per oggi ho scelto un bel dente di leone, giallo come il sole. C’è chi lo mette nella categoria “Erbacce” e lo elimina dove si permette di fare radici.
Invece è una pianta incredibile. Riesce tingere interi prati di giallo, un colore allegro che rende ottimisti.
In primavera possiamo mangiare le foglie ancora tenere come “Insalata dei prati” che oltre ad essere saporita, pare sia anche salutare. Poi si trasforma in soffioni che ci fanno tornare un po’ bambini.

Mi ricordo una meditazione che ci suggeriva di immaginarci un soffione. Ogni semino un brutto pensiero, un problema per poi soffiare piano, piano finché non ne rimane nemmeno uno.
 
Proviamo? Soffiamo via la tristezza e la malinconia?!
“Caro diario”, martedì 24 marzo 2020, seconda settimana a porta chiusa
 
Nel giardino la primavera sta avanzando, ora sono sbocciati i narcisi Tète-a-tète, e subito mi  affiora un pensiero: quando potremo di nuovo stare testa-testa a guardare un lavoro, cercare un errore?
Mi sento un po’ come la persona sola che vede dappertutto coppie abbracciate!
 
Ma poi ripenso a tutte le telefonate, whatsapp e e-mail ricevuti oggi per sentire come stavo, per condividere i progressi di un lavoro etc e so che andrà tutto bene e noi usciremo più forti e più consapevoli di prima.
 
Su con la testa, c’è lo faremo!

 

 

 

 

“Caro diario”, mercoledì 25 marzo, seconda settimana a porta chiusa
 
L’aria è frizzante e nemmeno tanto in alto si vede che c’è nevischio. Troveremo un mondo bianco-candido e silenzioso domani mattina? 
Vedremo, non sarebbe così insolito la nevicata tardiva a fine marzo.
Magari toglierebbe un po’ di porcherie dall’aria.
Invece nella vetrina si è aggiunto del colore! Ho messo alcune sere e della buona voglia (sapete che non sono amante dell’uncinetto), poi Ivan (povero Ivan) ha dovuto trovare la soluzione per tenderlo, ma ora c’è l’arcobaleno nostro!
#andrà tutto bene
Un augurio alle magliaie ma anche a tutti gli altri!
Restiamo a casa

 

“Caro diario”, giovedì 26 marzo, seconda settimana a porta chiusa
 
Ieri sera è riuscito a nevischiare fino a Paudo e il freddo ha conservato i pochi centimetri, per domani danno di nuovo temperature più primaverili. Bene, sono stufa di giaccone, stivaletti e guanti!
D’altronde è più facile stare a casa quando fuori è brutto.
Per oggi ho scelto la Spirea arguta che ogni primavera fiorisce abbondantemente in un angolo del nostro giardino.
Il singolo fiorellino è piccolino e insignificante, ma di fiori si aprono tantissimi tutti insieme e diventa una delicata nuvola bianca.
Questa immagine mi ha fatto scegliere una vecchia foto invece di un modello attuale.
Non ridete, andavano di moda così i capelli nel lontano 1986!!
 
Il vestito di battesimo l’aveva realizzato mia sorella in 9 mesi di paziente lavoro con cotone fine e i ferri del 2!!

 

 

“Caro diario”, venerdì 27 marzo 2020, seconda settimana a porta chiusa

Proprio a fianco della Spirea che ho pubblicato ieri, cresce un bel nocciolo ritorto. L’avevo comperato in vaso una quindicina d’anni fa, per decorarlo come alberello pasquale. È diventato enorme e ogni anno taglio tanti rami per noi e delle amiche per appenderci ovetti e altri piccoli soggetti.
Mi sembra di aver sentito già il primo starnuto?!
Purtroppo si, i suoi fiori nemmeno li vediamo come tali, ma il suo polline fa colare tanti nasi e lacrimare tanti occhi.
È risaputo che ogni medaglia ha due lati. In fatti oltre a provocare il raffreddore del fieno a tante persone, da ospitalità a tantissimi animali.
Uccellini che ci fanno il nido, insetti, topolini, ricci e chi sa quanti altri, trovano rifugio tra rami e radici.
E quante torte non sarebbero così buone senza i suoi frutti.
Direte: cosa centrano queste divagazioni su torte, ricci e starnuti!!?
In questi giorni abbiamo tanto tempo per riflettere, e mi sono convinta che questo virus minuscolo e insignificante che fa stare male tante persone e ha messo in pausa le nostre vite, deve avere anche qualcosa di positivo!?!
La prima cosa buona si può già vedere sulle foto dei satelliti: l’inquinamento atmosferico è nettamente diminuito!
Però spero che cambierà anche qualcosa nelle nostre teste, spero che usciremo più consapevoli e più grati. Spero che questo periodo di lontananza forzata ci farà essere più vicini. Noto tanta solidarietà e aiuto reciproco, portiamo queste belle cose oltre al periodo di crisi e il nostro mondo sarà un pò più umano.

 

“Caro diario”, sabato 28 marzo, 2° settimana a porta chiusa

Con oggi è finita un altra settimana, non posso dire che mi sto abituando, però sono più organizzata.
Se nei primi giorni non riuscivo far altro che leggere Mail e WhatsApp, rispondere al telefono, consigliare, spiegare, aiutare a scegliere, poi scrivere fattura, fare pacchetti … tra ieri e oggi ho fatto un po’ di ordine, terminato l’inventario (mancavano prezzi e formule) e fatto un Mini-Arcobaleno (con un errore in bella vista!).

Il bellissimo mosaico con i colori dell’arcobaleno invece è opera di Laura. Complimenti, hai fatto un gran bel lavoro e trovato il modo perfetto per incorniciarlo!

Chi sa quante opere d’arte stanno nascendo in questi giorni di forzato isolamento?
Spesso i lavori più creativi sono improvvisati con quello che abbiamo a disposizione, è vero anche in cucina.

A proposito di cucina: è ora che vado mettere qualcosa in pentola!

Auguro una bella serata e buona domenica!

“Caro diario”, domenica 29 marzo 2020, seconda settimana a porta chiusa

Quasi mi dimenticavo di scrivere!?
Mi sono tenuta occupata tutto il giorno, procedendo con le pulizie straordinarie. Oggi e toccata alla camera degli ospiti, che una volta era di Stefano, il figlio maggiore. Ora che sono tornati a vivere in Ticino, non serve più il pied-à-terre.
Quindi era ora di togliere i ultimi vestiti dall’armadio, mettere in un cartone le coppe vinte al Minigolf. Poi cosa fare con decine e decine di Topolino, Paperino che ormai non li interessano più? Però questo problema si è risolto presto con una foto su Facebook. La maggior parte ha trovato chi ha voglia di leggerli. Pare proprio che non passano mai di moda!

Così è arrivata sera prima di sentirmi una reclusa.
Si, possiamo abituarci di stare a casa, qualcosa di utile da fare si trova sempre. Quando potremo di nuovo muoverci liberamente, avremo delle case risplendenti.

Una volta era tradizione, forse anche necessità, ogni casalinga faceva le pulizie di primavera prima di Pasqua.
Mi ricordo i miei genitori portare i materassi in giardino a farli prendere aria, sbattere materassi e tappeti. La mamma che lucidava i mobili; vi ricordate l’odore della c’era? La vedo in ginocchia a lucidare il pavimento in legno e papà dare la calce ai muri di cucina e lavanderia. Certo che oggi la vita è più facile.

Però mi sembra quasi che il dover stare a casa ci faccia ritrovare abitudini di una volta. Una volta che il lavoro era più faticoso ma meno stressante.
Abbiamo dovuto rallentare e magari ci accorgeremo quante cose ci siamo persi nel gran correre?
Si, sono convita che questo periodo ci lascerà del buono, cosa scopriremo poi.

Altri articoli consigliati

Scrivi un commento